Giornale: La Nuova Periferia
Data: 8 settembre 2020, pagina 19
Sono passati esattamente sei mesi dall’ultima nota che gli strumenti dei musici del Corpo Musicale della Città di Settimo hanno intonato per l’ultima volta nella sala prove. Adesso, finalmente, dopo una sessione per «riaccordarsi» tutti insieme, nonostante i contatti non siano mai venuti meno e l’affiatamento sia quello di sempre, è arrivata l’occasione di tornare sul palco da protagonisti.
L’occasione sarà quella del concerto, in programma nell’ambito del calendario della Festa Patronale 2020, per il prossimo sabato 12 settembre. «Sono stati mesi difficili – spiegano dal Corpo Musicale -, l’emergenza sanitaria ci ha allontanato fisicamente e ha cancellato tutti i programmi previsti. Purtroppo le uniche occasioni di suonare dal vivo, ma con un solo musicista presente, sono state il 75° anniversario della Liberazione e la Festa della Repubblica: due momenti diversi tra loro, il primo in pieno lockdown e il secondo all’inizio della ripartenza. Momenti che hanno suscitato emozioni particolari e difficili da dimenticare per chi era presente».
Ma nessuno si è perso d’animo e, anzi, tutti hanno cercato di guardare avanti nella speranza di poter tornare il prima possibile a esibirsi di fronte al proprio pubblico “di casa”. «Abbiamo continuato a suonare, a distanza, con lo slogan #iosuonodacasa, realizzando alcuni video che sono stati pubblicati sui canali social in occasione del 25 aprile, della festa della Repubblica e della festa della Musica». «La ripartenza non è stata facile – aggiungono dal Corpo Musicale della Città di Settimo – perché è stato necessario rispettare tutte le norme di sicurezza imposte da questo delicato momento storico: igienizzazione dell’ambiente e delle attrezzature utilizzate, distanziamento specifico per chi suona uno strumento a fiato superiore al metro solitamente imposto, uso delle mascherine e misurazione della temperatura. Insomma, un vero percorso a ostacoli che abbiamo iniziato a superare grazie all’Amministrazione comunale che ha temporaneamente concesso i locali del centro Luigi Bosio di via Galileo Ferraris affinché i musicisti, da fine agosto, potessero ritrovarsi a provare tutti insieme in completa sicurezza». E, ovviamente, nel rispetto del distanziamento sociale e delle rigide norme anti-contagio che, appunto, non hanno risparmiato neanche le bande cittadine.